Zen e Zazen

Lo Zen nasce dall'esperienza di Buddha Shakyamuni che oltre 2500 anni fa, seduto nella postura di Zazen relaizzò il Risveglio.

Zazen vuol dire letteralmente "meditazione seduta". E' un termine giapponese che deriva dal cinese chan e dal sanscrito dhyana, "meditazione".

La pratica dello Zazen è il cuore dello Zen. Zazen è il ritorno, qui ed ora, alla nostra condizione originale, alla condizione normale di corpo e spirito. E' ritrovare le proprie radici e penetrare la realtà della vita, al di là della riduttiva coscienza dell'Io perennemente agitato nella frustrante tensione di appagare i propri desideri e sfuggire alla sofferenza.

Zazen è una pratica universale: essa non è relegata ad ambiti sociali o culturali particolari. Va oltre ideologie e dogmi, è il nucleo stesso dello spirito religioso.

La trasmissione

Lo Zen è pervenuto fino a noi attraverso una linea di trasmissione continua, "i shin den shin", da cuore a cuore, attraverso una successione ininterrotta di Maestri e Patriarchi a partire da Buddha Shakyamuni stesso (V sec.a.C.). Così dopo un millennio (VI sec.), Bodhidarma ha introdotto lo Zen in Cina. Nel XIII secolo il maestro Dogen ha introdotto lo Zen Soto, la nostra tradizione, in Giappone.

Numerosi maestri si sono susseguiti nel corso dei secoli fino a quando Taisen Deshimaru (1914-1982), discepolo del Maestro Kôdô Sawaki, ha portato nel 1967 il seme dello Zen in Europa. Nel 1970 ricevette la trasmissione da Yamada Rerin roshi e nel 1979 fondò l'Associazione Zen Internazionale (di cui il nostro gruppo fa parte) ed eresse a Blois, in Francia, la Gendronniére, che resta il più grande Tempio Zen europeo.

L'AZI coordina l'attività di oltre un centinaio di Dojo e Gruppi Zen ed ha quale sua missione quella di continuare l'opera del maestro Deshimaru e il proposito di custodire lo spirito più puro della trasmissione ricevuta.

Il Gruppo Zen Udine fa riferimento al Maestro Roland Yuno Rech, stretto discepolo di T. Deshimaru ed è associato all’ABZE (Associazione Buddhista Zen d’Europa) che riunisce il suo Sangha, cioè la comunità dei praticanti che seguono i suoi insegnamenti.